INTRODUZIONE Al Vol. 11
«Alchemical Cor»
Frater Amor et Soror Lux.
Se è vero che, come cita la più classica delle formule alchemiche nel celebre testo ermetico Magnus Opus, questa è la trasmutazione del vile metallo in oro, allora è pur verosimile che il processo meditativo alchemico è ciò che realizza nel praticante la pietra filosofale vivente.
La ricerca
interiore e il cammino spirituale ora attraversano un passaggio nuovo: già nel
quarto libro, “Oltre”, dallo stesso autore di questa collana, abbiamo notato
avvisaglie di un bisogno d’approfondimento mistico, ma mentre in quest’ultimo
lo stile è stato principalmente poetico, ora diventa tecnico, pratico,
esoterico, riservato a pochi conoscitori della meditazione e dei livelli di
coscienza superiori. In questo undicesimo volume entriamo in contatto con le
energie sottili, con la magia, con l’alchimia e le formule. Il laboratorio
alchemico nella sua veste spirituale, come riconferma di una pratica interiore
che da sempre ha accompagnato gli uomini più dotati a una saggezza superiore e
a riscoprire la forza primigenia che sta alla base dello stesso universo. Troviamo
qui molta considerazione delle scienze numerologiche e delle sue applicazioni
pratiche come la divinazione e la consultazione dell’oracolo.
Sinossi
Anche rifacendosi al Platonismo, il dualismo fra spirito e materia si specchiava nel binomio microcosmo e macrocosmo, cioè fra il laboratorio interiore e l’officina esterna nel mondo e per estensione nell’universo. Del pari si realizza (pure, secondo la concezione aristotelica) la possibilità dell’evoluzione personale dell’alchimista nel suo percorso spirituale e la possibilità che con lui anche molta materia volgare sia destinata a divenire oro; scopo questo, della pietra filosofale.
Solve et coagula, letteralmente sciogli e ricomponi: il motto degli alchimisti antichi. Nella meditazione agiscono le medesime forze, si sviluppano i medesimi processi, si dissolvono le medesime strutture e si ricompone tutto in un’entità superiore, eccelsa, divina. Il percorso meditativo di ricerca interiore può, alle volte, passare anche per conoscenze antiche: queste non sono altro che la saggezza originaria. Se il mondo esteriore è metafora del mondo interiore e ne è lo specchio perfetto, possiamo agire nel piccolo per muovere il grande. L’alchimia spirituale non è altro che questo, la si può chiamare magia oppure no, dipende solo da quanto siamo romantici.
Il Cercatore Della Via Interiore, l’Alchimista Spirituale, è una figura quasi allegorica, un aspetto interiore della persona che si sviluppa in segreto, in un effimero laboratorio alchemico che si rivela essere la sua stessa persona, trasmutata, questa, da Uomo Incosciente di sé a Cercatore Alchimista che riconosce e condivide la Coscienza Universale. Quando si parla di trasmutazione del vile metallo in oro, si parla esattamente di questo: l’antica evoluzione spirituale umana dall’ignoranza di sé all’essere senziente, illuminato. Questo è propriamente un percorso Alchemico, dove ogni passo e ogni gesto compongono ogn’istante il Cammino Interiore verso l’antica saggezza, verso l’elevazione dello Spirito, verso l’Espansione della Coscienza.