Giugno - Un Nuovo Libro?

Editoriale mensile a cura di Claudio Panicali.

Un libro all'anno leva il medico di torno?

 

   Un libro all'anno sicuramente non leva il medico di torno ma contribuisce  a non farlo tornare troppo spesso: scrivere è pur sempre una forma di liberazione,  attraverso la scrittura si possono far tornare a galla traumi nascosti, esperienze dolorose rimosse per paura di altra sofferenza, episodi spiacevoli che vogliamo dimenticare e di cui non parleremmo con chiunque. Eppure la scrittura è e resta un grande strumento terapeutico. Nel mio caso è servito e serve ancora a scovare parti della mia esistenza che insospettabilmente fanno tutt'uno con il mio essere nella sua totalità.

   E' appena terminato ed è ora in fase di revisione tecnica, il mio quinto libro. Il titolo è "Martina e l'elefante". Vi voglio mettere a parte della sinossi, qui sotto, certo che vi entusiasmerà già da subito, come è successo alle poche persone che hanno letto stralci dello stesso in bozza e che hanno chiesto di leggere al più presto anche il resto. Non sembri quest'ultima affermazione troppo autoreferenziale: sono sincero di natura. Sincerità per sincerità, la pubblicazione avverrà come di consueto a fine estate, o inizio autunno.

   Sinossi di Martina e l'elefante

  La ricerca interiore, il cammino mistico nella meditazione vissuto attraverso gli occhi e il cuore di una ragazzina di quindici anni. In questa storia Martina consegue presto un livello di consapevolezza altissimo, grazie anche all’aiuto di molti animali, piante, insetti e paesaggi con cui dialoga e dai quali ascolta svelati i più grandi misteri del cosmo, della creazione. Come in una fiaba si troverà a girare il mondo facendo esperienza della vita materiale e di quella spirituale, della veglia e del sonno, dei viaggi astrali e dei sogni lucidi.

   E’ una vita avventurosa la sua, prima molto solitaria, poi costellata di alleati saggi e potenti, quindi di nuovo in solitudine a combattere i fantasmi della mente e le umane illusioni, come fossero draghi e chimere. Quando ne uscirà vincitrice sarà per lei una nuova vita e lei potrà donare la sua saggezza in forma d’insegnamento e aiuto a chiunque ne senta il bisogno; perché questo si rivelerà essere, alla fine, il suo vero scopo nella vita.

  Un aspetto singolare del racconto sta nel fatto che pur non avendo l’età per possedere il vissuto di un vecchio saggio, lei invece attinge questo direttamente dalla coscienza collettiva, dal sapere universale: Martina non parla mai di vite precedenti perché le può vedere in questa stessa, proprio attraverso la coscienza condivisa. Lei somiglia molto a ogni essere umano, con il vantaggio, però, di avere un cuore puro, una profonda ispirazione spirituale e una vista molto lunga e chiara. Incarna perfettamente la parte dell’essere umano che non soggiace a schemi di pensiero solo perché sono forniti da ipotetiche o fattive autorità, ma desidera prima di tutto indagare l’origine di ogni comportamento e quindi della natura umana, spingendosi così fino alle estreme conseguenze.

  Lungi dal voler essere un testo di mistica spirituale, questa narrazione delle avventure di Martina è, di fatto, un travolgente viaggio materiale e spirituale attraverso l’intero universo, trasversale all’esistenza umana e trasversale a ogni forma di pensiero, tanto da esserne completamente libera e svincolata.

  "Martina e L’elefante" è un’avventura che inizia con l’inizio dell’esistenza umana e termina con il più grande stupore di fronte a ciò che mai ci si sarebbe aspettato di trovare: persino l’amore per Anny.

  

23 giu 2021                         Claudio Panicali


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