Come si Legge L'Alchimia? #89

I libri si leggono tutti allo stesso modo?

    Oggi, alla vigilia dell’uscita del quarto libro “Oltre”, che ho appena terminato ieri, vorrei indicare con esempi semplici e diretti (in video saranno certamente più chiari che qui in testo) come si dovrebbe leggere un testo spirituale, un testo mistico o un testo alchemico. Ebbene, in fin dei conti ogni testo che tratta di ricerca interiore, di un percorso spirituale è necessariamente un testo alchemico. Che in esso si possano trovare istruzioni tecnico-pratiche o formule esplicite, non fa differenza; le istruzioni tecniche sono, alla fine, sempre formule a ben guardare.

   Apriamo il libro su un passo particolarmente esplicito in fatto di istruzioni, ad esempio “[…] non dimenticare mai che, escludersi dall’osservazione è molto fuorviante, porta velocemente a presunzione e falsa di molto la comprensione: in due parole, non fa altro che alimentare l’ego”[…]1. Come va letto questo passo? Indubbiamente prima di esso e subito dopo, come vedete qui dalle parentesi quadre, c’è altro testo. Posso continuare a leggere oltre così come ho fatto fino a queste righe? Questa istruzione è una formula alchemica. Sei libero di comprendere o meno quest’affermazione, dipende solamente da quanto sei impegnato nella tua ricerca interiore: il cammino spirituale della ricerca interiore prima o poi si trasforma inevitabilmente in alchimia; è uno stadio molto avanzato, nonostante lo fosse fin dall’inizio; la differenza la fa solamente la coscienza che abbiamo del nostro cammino interiore, la nostra consapevolezza di ciò.

   Per riprendere il discorso dalla mia ultima domanda: giunto a quel passo virgolettato non posso più continuare a leggere, se la mia coscienza è sufficientemente elevata e avanzata, inevitabilmente mi dovrò fermare e accorgermi che sto guardando; quindi dovrò prendere coscienza di me stesso mentre mi fermo dal leggere e tentare di percepire me stesso come parte di ciò che sto guardando. Se dopo questo passo fra virgolette continuassi a leggere tranquillamente sarebbe esattamente come leggere un romanzo: lo stile di lettura da adottare dipende sempre da cosa si sta leggendo. Un testo mistico non può essere letto nel modo più assoluto come un romanzo. Questo è il centro del discorso.

   Secondo esempio: […]“La tua visione diventa chiara solo quando guardi dentro il tuo cuore. Chi guarda fuori, sogna. Chi guarda dentro, si sveglia”.[…]2 . Alla lettura di questo passo potrei continuare speditamente la lettura? Oppure ciò che leggo richiede necessariamente che io faccia una sosta e cerchi di porre l’occhio della mia coscienza a cosa sto guardando? Sto leggendo un libro davanti ai miei occhi. Così ad alcuni sembra. Ad altri sembra che stiano leggendo dentro se stessi. Ad altri ancora sembra dovrebbero fare una pausa e cercare di capire cosa vuol dire guardare fuori e cosa guardare dentro. Di nuovo questo è il centro del discorso iniziale.


Nota 1: tratto dal Cap. 2 “Le Circostanze” del secondo libro “Quali Sono Le Porte”.
Nota 2: citazione di C. G. JUNG. Tratta dal Cap. 6 “Del Blog” “Paragrafo “Dove Guardare, Cosa Ascoltare? ”del secondo libro “Quali Sono Le Porte”.


21 nov2020                         Claudio Panicali

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