Se, come scritto prima, “non esiste
una via migliore, come non esiste un metodo. L’unica via, come l’unico metodo,
sono il tuo impegno responsabile, la tua rettitudine morale, il tuo coraggio,
l’amore che provi e che non ha nome di sorta”, dato che è così, dunque,
cosa c’è scritto nel libro Della Coscienza? Cosa si può dire ancora?
Molto
semplicemente, possiamo considerare che dopo molti molti anni di esperienza si
riesce a condensare in poche righe il lavoro di quasi una vita, in meno di
trenta parole l’essenza della ricerca interiore passata per travagli
esistenziali tremendi e gioie profondissime oltre ogni immaginazione. Questo
vuol forse dire che leggendo queste quasi trenta parole si giunge allo stesso
risultato? Ecco il senso!
Ho letto in alcuni post sui social media “non seguire nessun metodo e nessun maestro, devi solo
liberarti del superfluo”. Bisogna dire che è perfettamente e profondamente vero,
ma queste parole sono forse sufficienti alla tua liberazione? Ricordo una delle
mie prime letture di ragazzo poco più che adolescente, Lao-Tzu, Il Libro Del
Tao E Della Sua Virtù (Tao-Tee-Ching), da non confondere con il testo “I-Ching”[n.d.A.].
In esso leggevo: “nella conoscenza si
acquista ogni giorno un po’, in questa via si perde ogni giorno, si perde ed
ancora si perde, finché si arriva all’Essenziale”. Ebbene questo fu uno dei
miei primi principi. Da allora e per giungere a condensare il mio cammino in
meno di trenta parole, ho impiegato quarant’anni.
La verità è, come sempre, che
ci vuole molto buon senso, molta delicatezza e infinita sensibilità verso le
persone; prima di parlare devi ascoltarti, devi sentire se chi ti legge capisce
e se comprende correttamente, poi e solo allora puoi parlare. E’ così anche nel
dialogo faccia a faccia, non solo nello scritto. La compassione verso il
prossimo non la si può insegnare, si può solo indicare al meglio come scoprirla
in se stessi e come trovare il coraggio di provarla.
L’amore verso chi legge o
chi ascolta non lo si può insegnare, però si può indicare come spolverarlo e
farlo riemergere, come manifestarlo senza correre pericoli inutili. Non si può
dire come fare, ma si può indicare cosa è ininfluente e cosa è proficuo alla
ricerca. Indubbiamente, sarà sempre sottolineato che non esiste nessun libro e
mai esisterà, che possa essere l’unico e buono per tutti; anzi, molti maestri,
molte vie, molti libri, molte esperienze, molti incontri, molti discorsi
formeranno certamente in modo adeguato e soprattutto in modo libero la persona.
Persona che non dovrà mai e poi mai abbracciare un solo credo, una sola
dottrina, un solo metodo, un solo maestro, ma dovrà, infine, esprimere se
stesso e dovrà farlo con le sue parole, con i suoi gesti, con il suo essere.
Ecco il senso di “senza nome” o “il tuo nome” o “qualunque nome”. Quindi,
concludendo, per quanto “il viaggio solitario” sia sempre il migliore, ciò che
sarà fondamentale non sarà affatto la solitudine, ma gli incontri che farai!
Ed ora sentiti libero di leggere questo libro come di non leggerlo, l’unica
cosa a fare la differenza sarà solamente la tua leggerezza nell’operare ogni
scelta. Segui l’istinto e sii sempre in pace.
postilla - nell'operare le tue scelte, non temere mai di perdere nulla: in un universo così piccolo, ciò che ti occorre ti sarà sempre a portata di mano!
postilla - nell'operare le tue scelte, non temere mai di perdere nulla: in un universo così piccolo, ciò che ti occorre ti sarà sempre a portata di mano!
31/mag/2018 Claudio Panicali
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